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Lettere
N.D.B.S. BIBWA- KINSHASA2007
A tutti quelli che ho incontrato nel cammino della mia vita ( e che ora tento di incontrare dopo mesi di silenzio,) e che in modi differenti hanno “edificato” la mia vita e fanno parte del mio modo di essere e di agire. Alcuni ci hanno lasciato per il paradiso e, per la mia fede, non sono più distanti di quelli che avranno pazienza di leggere.Per potere scrivere ho faticato a uscire da Bibwa e ritirarmi nella casa della nostra Rivista Afriquespoir, a Lemba. Dopo il rientro a settembre 2006 dalle vacanze/cure/lavoro in Italia sono stato subito impegnato per le diverse realtà della Parrocchia, Comunità, Scuole, Pozzi, Cappelle, poveri e malati, progetti.
Sono con P.Vittorio Farronato, quasi instancabile visitatore dei poveri e animatore di impegno formativo a diversi livelli, dentro le diverse realtà che stanno trovando qualche fisionomia in questo amalgama in aumento di famiglie che la miseria scarica a Bibwa.Un nuovo Confratello, Padre Maestro dei Novizi, P.Enzo Bellucco è venuto a Bibwa poco avanti il mio rientro con i 3 novizi del secondo anno, che il 13 maggio hanno fatto la prima professione religiosa a Bibwa (gran festa!) e inviati, uno in Sudafrica, uno in Perù e uno in Kenia.
P. Enzo fa le prove di Parroco e Superiore e ha il dono della saggezza e pazienza e ha scoperto una pianta medicinale, la Moringa e sta aiutando la gente e facendo conoscere questa pianta miracolosa. Non di solo spirito vive l’uomo- Io mi occupo dei lavori, lotta contro l’erosione, economia, riparazioni e accoglienza, non sempre con saggezza e pazienza. La domenica l’incontro con le genti di Wungu e dintorni, tra le colline, dove medito con i più poveri e semplici e coraggiosi.L’istituto comboniano sta facendo il punto sul suo essere e su cosa può fare con la nuova realtà.
Invecchiamento dei membri del Nord, e giovani leve dei paesi del sud, defezioni, salute e altro chiede un “Alt!. Dove siamo? Chi siamo? Cosa vogliamo? Cosa possiamo…..Come essere e come agire?”Perciò anche la nostra Provincia (dentro questo paese immenso con difficoltà a decollare socialmente tra tensioni e insicurezza) in questa verifica è confrontata a cambiamenti: riduzione di impegni, partenze di qualcuno e arrivo di altri, chiusura del noviziato (trasferito in Togo), per cui abbiamo vissuto mesi e ancora lo viviamo, di attesa, chiarifica, orientamenti. Abbiamo vissuto tensioni politiche e minaccia di guerra, prima delle elezioni e dopo ancora. Anche questo ci induce ad avanzare con calma.Ecco perché anche noi di Bibwa abbiamo pensato di aspettare per riprendere lavori in progetto:
Abbiamo avuto a diverse riprese problemi di salute, la malaria e altro.L’anno scorso il 15 marzo, quest’anno il 13 marzo, uno dei tanti temporali-uragano di stagione ha levato uno spicchio del tetto della Chiesa (circa 130 metri quadrati) e due ondulati del nostro tetto…e tante baracche nei dintorni. Per alcuni giorni i miei giornalieri hanno ripassato tutti i tetti delle case, sale, scuole, aggiungendo chiodi e cambiando il buco a quelli sollevati dal vento.Un fratello di P.Vittorio era venuto per un mese e con una associazione in formazione di qui, hanno iniziato e continuano a scavare pozzi con anelli in cemento.La scuola grazie all’aiuto della Fondazione Fossati, tiene bene: 35 insegnanti e scuola informatica nelle sale parrocchiali. Si stanno da fare per gli esami.
Di aiuto alle mente è anche il panino con margarina e zucchero per ogni allievo e insegnante. Grazie ad altri vostri sussidi, aiutiamo classi di alfabetizzazione e scuola in alcuni dei villaggi da noi assistiti, il foyer delle ragazze, qualche aiuto ai malati e bambini.Le suore in Parrocchia stanno ultimando un dispensario che sarà di aiuto per tanta gente malata.Stiamo avviando i preparativi per un mese di “oratorio parrocchiale” La gioventù non vede un domani ed è facile allo sbandamento.La miseria produce ignoranza e l’ignoranza è madre della schiavitù e della miseria:Il paese è conquistato dal mercato esterno.
I milioni ricevuti per decollare gonfiano di grasso alcuni.Le imprese produttrici devono chiudere: acquistare carte igienica in Cina costa meno che produrla con il riciclaggio della città. Il riso dell’oriente meno caro che dall’interno del paese. Mercato e panetterie sono in mano a orientali. Moda, musica e telefono sono il look di apparenza e dietro il niente.Celebrazioni nelle chiese e capannoni, sempre partecipate, con canti e preghiera; più difficile vedere la gente partecipare a formazione di qualsiasi tipo. Dobbiamo con calma contare su persone valide e generose con il poco tempo disponibile.
Trasporti sempre più caotici. Due incidenti anche per la nostra auto, senza danno alle persone.Per entrare un po’ in linea di collegamento con voi ho riletto delle lettere anteriori.Il tempo scorre così rapido che mi tengo sempre pronto a consegnarlo all’eternità; chiedo pertanto perdono a quanti aspettavano notizie. E non ce l’ho fatta! Neanche a Natale né a Pasqua…passate in volata. E non mi è dato tempo di pensione.Un valore che cerco di vivere senza per altro poterlo esprimere come vorrei, è la riconoscenza.A Dio nel quale possiamo incontrarci in permanenza e ci fa essere prossimo a tutti.
A tutti per il dono che ci fanno dell’amicizia, della pazienza, dell’aiuto. Grazie a tutti.Vorrei rassicurare che con ritardo ma sicuramente tutte le offerte mi arrivano segnalandomi le intenzioni, di messe per esempio.Non abbiamo l’elettricità di rete, ma solo i pannelli solari e il gruppo generatore. Il nostro server per Internet prima, poi l’ordinatore, per diverse lunghe settimane non hanno operato.
Tengo i contatti con mio fratello Marino ( kikiamo@tin.it ) e nipote Corrado (hamon@inwind.it) ai quali potete rivolgere domande.Per me potete sempre tentare combonibibwa@jobantech.cd e .Celllulare 00243-0 812423498 -Ringrazio quelli che mi scrivono; tener viva la memoria è servizio di qualità. Grazie.Conservo agende,foto, indirizzi di tanti anni a questa parte; e ognuno mi racconta unmomento, un avvenimento, dell’amicizia. Non pretendo, ma chiunque può scrivermianche per posta, e GRAZIE!P.Benito Bibwa- Missionnaires Comboniens- B.P.724 LIMETE KINSHASA - R.D.CONGO
Chiudo con una riflessione già inviata l’anno scorso e che trovo sempre attuale e forse più marcata ancora anche dopo i 4 giorni di assemblea, tra noi Comboniani di Kinshasa: “Cosa possiamo oggi?” Sperimento ogni giorno di più che è dal cuore di ciascuno di noi che può arrivareun cambiamento utile al mondo intero. Viviamo nel mondo menzognero dei potenti. Così ciechi sordi e irraggiungibili . Viviamo tra poveri umiliati e offesi, senza possibilità dialzarsi in piedi, obbligati dal sistema mondiale ad attendere aiuti che non arrivano allabase e la ricostruzione è in funzione dei paesi “donatori” che mirano alle risorse delpaese straricco.Il vero disastro è che viene distrutto il senso del bene e del male e il valore dellapersona che non è solo individuo,ma relazione, correlazione.
Fatichiamo a comprenderee ad operare.Poiché crediamo nel Risorto, cerchiamo di vedere al di là dell’oppressione delmale i germogli di nuova umanità grazie anche al nostro essere e farsi sempre piùdiscepoli del Maestro che ha concluso in pochi anni la sua vicenda, però vincendo, edandoci la speranza sicura.Regni e imperi si avvicendano e tradimenti e peccato travagliano questa nostraumanità ...ma ogni giorno, come alla predicazione di Pietro in Gerusalemme, nuovemembra si aggiungono o ritornano a questo corpo mistico, misterioso, e trovanorisposta al perchè della vita. È invito anche per ognuno dei miei 24 lettori.
La missione continua. Grazie a tutti.Vostro fratello e nonno “koko di Bibwa” Benito